sabato 30 luglio 2011

Il blog va in montagna!

Il blog prende un'altra pausa, ma non vi preoccupate vado a trovare Heidi tra i monti per una settimana e poi tornerò di nuovo qua a parlarvi di libri, a commentarli insieme e proporvi un mare di novità e altrettante sorprese.
Un bacio a tutti voi, ci sentiamo presto e mi raccomando: Leggete, leggete, leggete!

venerdì 29 luglio 2011

Speciale Aspettando Starcrossed. Prima puntata

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Il 7 settembre arriverà nelle librerie un romanzo molto atteso, che sta facendo il giro del mondo e sta entusiasmando molti lettori. Sto parlando di Starcrossed di Josephine Angelini, scrittrice statunitense che debutta con questa trilogia che scuote il monte Olimpo per portare alla ribalta dei e semi dei di una Grecia mitica. Per ingannare l'attesa ho pensato di proporsi questo speciale che spero vi piacerà. 

La Grecia e i suoi miti mi hanno sempre affascinata, sono cresciuta con Pollon (cara dolce Pollon), Xena e Hercules, le mie scelte scolastiche mi hanno guidata al liceo classico dove i miti antichi mi sono stati insegnati nella loro lingua originale e poi il mio cognome deriva dalla parola greca che indica il rispetto e la devozione nei confronti degli dei ed è anche il nome della dea dell'Olimpo che equivale alla Pietà romana, quindi più grecofila di così!!! Nel libro della Angelini appaioni nomi e personaggi che affondano le loro radici in quella materia mitica che tanto mi piace e allora la mia mente ha iniziato a partorire questa idea: e se per ciascun personaggio che appare nel romanzo Starcrossed vi proponessi una scheda dettagliata del personaggio di partenza? Di colui o colei a cui la scrittrice si è ispirata per creare la sua storia? Ovviamente i personaggi del libro non saranno la fotocopia moderna degli originali, ma che ne dite di dare una sbirciatina?

Alcuni sono più noti, altri meno ma tutti hanno alle spalle storie affascinanti da raccontare. E se pensate che "Beautiful" è il massimo a cui gli intrecci relazionali possono arrivare, beh, allora non conoscete la mitologia greca! Non vi annoierò con una lezioncina pedante, ma cercherò di rendere la mitologia attuale anche con un pizzico di ironia, perché alla fine parla di uomini e delle loro relazioni e credetemi ancora oggi le dinamiche sono le stesse!
Che ne dite, vi va di partire per questo viaggio alla scoperta della Grecia mitica?


In questa prima puntata della speciale direi di partire da quelli che sono i protagonisti di tutta la storia di Starcrossed, Helen e Lucas. Senza andare a svelare la storia che si trova nel romanzo vi ripropongo una specie di identikit dei due personaggi mitici che stanno dietro al nome dei protagonisti.
(Le immagini dei personaggi sono gentilmente concesse dal film Troy)


Per cavalleria iniziamo con le signore. Ecco il turno di HELEN.

Il personaggio di Helen contiene dentro di sé la conosciutissima Elena di Troia. Tutti sappiamo che ha causa sua e della sua incredibile bellezza è scoppiata la più grande guerra dell'antichità. Ma chi era veramente Elena?





Nome: ELENA

Etimologia del nome: Il nome in greco è  Ἑλένη (pronuncia Eléne) e significa "scintillante, splendente" difatti la parola deriva da ἥλιος (pronuncia Elios), il sole appunto. 

Parentele: Nata da Leda, sposa di Tindaro, e Zeus che aveva rapito la donna sotto le mentite spoglie di un cigno (Zeus è solito a questi giochetti!). Qualche malalingua la dice che sia figlia di Oceano o di Afrodite, ma non ci è dato sapere. Inoltre è la sorella di Polluce e la sorellastra di CastoreClitemnestra (chiamata anche Clitennestra) ed entrambe le ragazze sposeranno due fratelli della città di Micene: Elena si unisce a  Menelao  e Clitemnestra ad Agamennone.

Il giuramento di Tindaro: Il padre adottivo di Elena, marito di Leda, per paura che la bellezza della figlia, a cui tutti i potenti avevano chiesto la mano, generasse attriti pensò bene di far fare a tutti un giuramento (che con il senno di poi forse sarebbe stato meglio non fare) il quale ordinava a tutti coloro che la volevano in moglie a correre in aiuto di quello che sarebbe stato  il fortunato sposo nel qual caso Elena fosse stata rapita da uno spasimante. Così quando Paride se la portò via con sé tutti i potenti della Grecia si armarono contro Troia.

Il pomo d'oro a.k.a. il pomo della discordia: Non invitata al banchetto degli dei (non si dovrebbero fare di questi errori, la storia è piena di mancati inviti che gerano tragedie!) in onore di Peleo e Teti, genitori di Achille, Eris la dea della discordia decide bene di vendicarsi lanciando un pomo dorato in mezzo alla tavola con su scritto "Alla più bella". Neanche a dirlo le dee presenti iniziano ad accapigliarsi per avere il diritto di possedere il pomo e quindi il titolo. Zeus chiama a giudizio Paride (non l'avesse mai fatto) che si vede tentato da Era, Atena e Afrodite le quali cercano di conquistarlo con svariati doni. Ma tra l'invincibilità in guerra (Atena's gift), poteri immensi (Era's gift) e la donna più bella (Afrodite's gift), secondo voi cosa sceglierà Paride? Per la strana equazione per cui il cervello maschile funziona ancora come tremila anni fa la risposta è semplice: la donna (mi viene in mente un detto che vi tralascio, a buon intenditor poche parole). La donna in questione è Elena e allora che guerra sia!

La Guerra di Troia: Fuggita insieme a Paride, Elena sente la sua anima divisa a metà. Da una parte l'amore che prova per Paride è generato dalla potente Afrodite e non riesce ad opporsi, dall'altra più e più volte sembra andare in aiuto ai soldati greci, permettendo loro di uccidere molti troiani. Il quadro che ne viene fuori è quello di una donna divisa tra sentimenti contrastanti e molto probabilmente infelice.

Dopo la Guerra di Troia: Una volta conclusasi la guerra di Troia, Omero racconta che Elena si ricongiunge con Menelao, anche perché ormai Paride è morto durante gli scontri. Dall'unione tra Elena e Menelao nacque Ermione (non quella di Harry Potter!) che a sua volta si unì con il cugino sia da parte di madre che da parte di padre Oreste, figlio di Agamennone e Clitemnestra.

Storie su Elena: Oltre a l'Iliade e l'Odissea, sono molte le storie che ci sono state tramandate e hanno Elena tra i loro personaggi. Ognuna di esse offre una versione diversa del mito, arricchendo la figura della donna sempre più ricca di sfumature. Per chi avesse voglia di andare a dare una sbirciatina ecco i vari spunti: Le troiane di Euruipide, la Palinode si Stesicoro e l'Orestea di Eschilo.

Elena nella pitture:

 




Curiosità: Le è stato dedicato un satellite naturale di Saturno, che porta appunto il suo nome. Questa scelta è dovuta al fatto che Elena essendo figlia di Zeus è la nipote di Cronos, conosciuto nel Pantheon romano con il nome di Saturno (come è piccolo il mondo, ops universo).


Ed ora arriva il momento di LUCAS, che di per sé rimanda con il suo nome alla "luce", all'elemento apollineo avvicinandosi così ad HELEN. Ma se Lucas si chiamasse Paride? Fa lo stesso no?



Nome: PARIDE

Etimologia del nome: Il suo nome in greco è Πάρις e significa "lottatore, battagliero".

Parentele: Figlio di Piamo ed Ecuba, re e regina di Troia, Paride ha un mare di fratelli e sorelle tra cui spiccano i nomi di Ettore e Cassandra

La premonizioneUna notte poco prima che Paride nascesse, la madre sognò di partorire una fascina di legna piena di serpenti striscianti (forse aveva mangiato pesante), e una fiaccola ardente che divampava appiccando fuoco alla città e ai boschi del monte Ida. Priamo consultò Esaco, suo figlio di primo letto, che era un interprete di sogni, il quale profetizzò che il bambino che Ecuba era in procinto di partorire avrebbe provocato la rovina della città, e consigliò di esporlo appena nato. Abbandonato sui monti il povero Paride, che già dal nome si preannuncia un combattente, non si arrese e prima venne sfamato da un'orsa, successivamente venne cresciuto come un figlio da un pastore. Diventato grande Paride possedeva una bellezza fuori dal comune, degna appunto di un principe. Difatti riconosciuto dalla sorella Cassandra durante una gara fu riaccolto a palazzo (forse era meglio lasciarlo a fare il pastore).

Il pomo d'oro a.k.a. il pomo della discordia: Vedi sopra ^_^

La gelosia di Paride: Paride non ebbe solo Elena come donna, prima di lei si era legato con la ninfa Enone, che le diede alcuni figli. Tra questi c'è Corito, un giovinetto di grande bellezza. Durante la guerra di Troia Elena conobbe il figlio di Paride e impressionata dalla sua bellezza decise di trovargli un po' di spazio nella sua camera da letto (bongustaia!). Il padre, ovvero Paride, cieco per la gelosia fece uccidere il figlio senza alcuna pietà (ma cosa voleva pretendere da una che aveva già fatto diventare un cervo il marito?).

La Guerra di Troia: A discapito del suo nome, durante la guerra di Troia Paride dimostrò di non essere propriamente un Cuor di leone. A bellezza era ben provvisto, ma a forza e coraggio decisamente meno. L'unica cosa in cui era veramente bravo e per cui era stato addestrato da sempre era l'arco, grazie al quale riuscì finalmente a mettere ko Achille conficcandogli una freccia nel tanto famoso tallone.

La morte di Paride: Modificando il detto in "Chi di freccia ferisce di freccia perisce", Paride non fa in tempo ad uccidere Achille che sulla strada di ritorno a casa Filottete gliene infilza addosso una notevole quantità. Morente ha l'idea di chiamare in aiuto la ninfa Enone, ma dal momento che le aveva fatto fuori il figlio Corito, la donna non si mostra bendisposta e a Paride conquista un biglietto di sola andata per l'Ade.

Paride nell'arte:

 

 



Se questo speciale non vi ha annoiato e vi va di diffondere il verbo della antica Grecia, questo è il codice banner dello speciale:

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Che dire... alla prossima puntata!

giovedì 28 luglio 2011

Spazio novità: La concubina russa di Kate Furnivall

Titolo: La concubina russa Autrice: Kate Furnivall
Casa editrice: Leggereditore Pagine: 662
Prezzo: € 14,00

Proprio oggi è arrivato nelle librerie il nuovo romanzo della Leggereditore portandosi dietro una ventata di Oriente. Si tratta de La concubina russa di Kate Furnivall, una grande storia d'amore dove si intersecano tra loro due culture, quella russa e quella cinese, in lotta con i pregiudizi dell'una verso l'altra. Uno scenario esotico, dove la Cina del 1928 con il suo mondo complesso e variegato assisterà allo svolgersi di una storia che non mancherà di attrarre. Primo di una trilogia, La concubina russa ci inizierà alle vicende di Lydia, ragazza forte e coraggiosa, protagonista di una storia che parla di sentimenti e anche di accettazione sociale.

La trama:

Cina 1928. Lydia proviene da una famiglia dell’aristocrazia russa, esiliata in seguito alla repressione bolscevica. A cinque anni ha visto morire suo padre e da allora il suo cuore è andato in frantumi. Ma Lydia non ha tempo per volgersi al passato, sua madre ha bisogno di lei e farà di tutto per assicurarle una vita dignitosa, persino commettere piccoli furti. È durante una delle sue uscite in cerca di fortuna che incontra il giovane comunista Chang An Lo. Fra i due è amore a prima vista, è come se avessero aspettato questo momento per riconoscersi nella solitudine terribile che li sovrasta. Tuttavia, la loro complicità li spingerà verso pericoli e intrighi molto più grandi di loro, portandoli a rubare una collana di rubini inviata da Stalin in regalo al comandante Chiang Kai-shek, e a introdursi in luoghi cui non avrebbero mai dovuto avvicinarsi: quelli delle lotte di potere fra comunisti e nazionalisti. In un’epoca dove l’amore sembra la scelta meno indicata, Lydia e Chang intraprendono un cammino che potrebbe distruggerli entrambi, ma nonostante tutto sembri ostacolarli, i due non sono in grado di ignorare un sentimento che mostra loro, forse per la prima volta, una promessa di felicità. Un romanzo che trasmette i profumi di una terra sconosciuta, che riporta alla memoria la storia di un paese, la Cina, così lontano da noi eppure così presente nel nostro quotidiano. Un’eroina che, con la sua storia, simboleggia quella ricerca di libertà il più delle volte soffocata da una tradizione millenaria che ha radici profonde.

Dicono del libro:

“Splendido. Non c’è soltanto una storia d’amore intrigante,
ma un’atmosfera che cattura i profumi, i desideri e le speranze della Russia
agli albori del ventesimo secolo e della Cina prerivoluzionaria.
Un romanzo epico ambizioso ed evocativo.”
Kate Mosse

“Una lettura avvincente, ricca di atmosfere suggestive e di azione.
Lydia è una eroina che non vorremmo mai abbandonare.”
The Daily Telegraph

“Una storia eccezionale, ricca di personaggi affascinanti e piena di ritmo.”
Library Journal

“Un romanzo epico memorabile, perfettamente riuscito.”
Glamour

“Semplicemente impeccabile.”
Marie Claire 

La trilogia:

La concubina russa


The girl from Junchow


The Jewel of St Petersburg 



L'autrice:

Kate Furnivall è nata e vive in Inghilterra con la sua famiglia. Ha lavorato nel campo dell’editoria e della televisione. I suoi libri sono stati pubblicati in tutto il mondo, riscuotendo un successo strepitoso. La concubina russa è stata tradotta in numerosi Paesi, tra i quali, oltre naturalmente a Regno Unito e Stati Uniti: Russia, Germania, Spagna Portogallo, Francia, Grecia, Paesi Bassi, Polonia, Slovenia, Ungheria, Serbia, Croazia, Repubblica Ceca, Israele e Turchia.
Il sito dell'autrice: www.katefurnivall.com


A.A.A. ANTEPRIMA Avevano spento anche la luna di Ruta Sepetys

Titolo: Avevano spento anche la luna Autrice: Ruta Sepetys
Casa editrice: Garzanti Pagine: 304
Prezzo: € 18,00

Il 25 agosto arriverà in libreria un romanzo che sta facendo il giro del mondo e che ci racconta la storia di un popolo molto spesso dimenticato: quello degli antisovietici delle repubbliche baltiche spediti nei campi di lavoro in Siberia dal regime spietato e autoritario di Stalin.
Ispirato a una storia vera, quella della stessa famiglia della scrittrice figlia di rifugiati lituani, Avevano spento anche la luna racconta la storia commovente di Lisa che vede la sua vita cambiare improvvisamente. Accompagnati nella gelida terra siberiana conosceremo anche noi cos'era la vita in un gulag, per riportare finalmente alla luce un massacro che è stato coperto per troppi anni dal silenzio del ghiaccio.


Mi hanno tolto tutto.
Mi hanno lasciato soltanto il buio e il freddo.
Ma io voglio vivere. A ogni costo.

La trama:


Lina ha appena compiuto quindici anni quando scopre che basta una notte, una sola, per cambiare il corso di tutta una vita. Quando arrivano quegli uomini e la costringono ad abbandonare tutto. E a ricordarle chi è, chi era, le rimangono soltanto una camicia da notte, qualche disegno e la sua innocenza. È il 14 giugno del 1941 quando la polizia sovietica irrompe con violenza in casa sua, in Lituania. Lina, figlia del rettore dell’università, è sulla lista nera, insieme a molti altri scrittori, professori, dottori e alle loro famiglie. Sono colpevoli di un solo reato, quello di esistere. Verrà deportata. Insieme alla madre e al fratellino viene ammassata con centinaia di persone su un treno e inizia un viaggio senza ritorno tra le steppe russe. Settimane di fame e di sete. Fino all’arrivo in Siberia, in un campo di lavoro dove tutto è grigio, dove regna il buio, dove il freddo uccide, sussurrando. E dove non resta niente, se non la polvere della terra che i deportati sono costretti a scavare, giorno dopo giorno.
Ma c’è qualcosa che non possono togliere a Lina. La sua dignità. La sua forza. La luce nei suoi occhi. E il suo coraggio. Quando non è costretta a lavorare, Lina disegna. Documenta tutto. Deve riuscire a far giungere i disegni al campo di prigionia del padre. È l’unico modo, se c’è, per salvarsi. Per gridare che sono ancora vivi. Lina si batte per la propria vita, decisa a non consegnare la sua paura alle guardie, giurando che, se riuscirà a sopravvivere, onererà per mezzo dell’arte e della scrittura la sua famiglia e le migliaia di famiglie sepolte in Siberia.

Ispirato a una storia vera, Avevano spento anche la luna spezza il silenzio su uno dei più terribili genocidi della storia, le deportazioni dai paesi baltici nei gulag staliniani. Venduto in ventotto paesi, appena uscito in America è balzato in testa alle classifiche del «New York Times». Definito all’unanimità da librai, lettori, giornalisti e insegnanti un romanzo importante e potente, racconta una storia unica e sconvolgente, che strappa il respiro e rivela la natura miracolosa dello spirito umano, capace di sopravvivere e continuare a lottare anche quando tutto è perso. 

Il contesto storico:

La Lituania, la Lettonia e l’Estonia scomparvero dalle mappe geografiche nel 1941 e non riapparvero fino al 1990. Tutti sanno dell’Olocausto subito dalla popolazione ebraica, ma non sono molti coloro che sanno che nello stesso momento si stava verificando un altro Olocausto ai danni di un altro popolo.
L’autrice Ruta Sepetys dà voce ai milioni di persone che persero la loro vita durante le purghe etniche di Stalin negli stati baltici. Dopo la prima guerra mondiale, gli stati baltici (Estonia, Lettonia, Lituania) diventarono indipendenti. Tuttavia nel 1939 Stalin e Hitler firmarono il patto di non aggressione, nel quale si impegnavano a non attaccarsi a vicenda. Il patto includeva anche le aree di controllo reciproche, e Stalin si accaparrò gli stati baltici e una parte della Polonia. I cittadini che erano sulla “lista” degli antisovietici (scrittori, professori, militari, dottori…) venivano catturati e divisi: gli uomini venivano mandati in prigione, le donne e i bambini venivano deportati in Siberia. Nessuno di loro aveva commesso alcun crimine. Non sono molti coloro che sono a conoscenza del fatto che 20 milioni di persone morirono così, durante la dittatura di Stalin.

Dicono del libro:

«Morirono più di venti milioni di persone. Ma c’è ancora chi nega questa realtà. Ruta Sepetys, figlia di un rifugiato lituano, dimostra che la verità è un’altra. Commovente. Un romanzo importante, che merita il maggior pubblico possibile.»

«Booklist»

Il booktrailer:






Per conosce ancora qualcosa in più riguardo a questo romanzo vi segnalo lo speciale de Il libraio, dove potrete trovare i giudizi dei lettori, articoli di giornale, le copertine del romanzo negli altri paesi.

L'autrice:

Ruta Sepetys è nata in Michigan, da una famiglia di rifugiati lituani. Non ha mai dimenticato le sue origini e la storia della sua famiglia. Per questo è andata in Lituania, nel tentativo di recuperare la memoria paterna. Per scrivere Avevano spento anche la luna le ricerche sono state impegnative e l’hanno portata a visitare i campi di lavoro in Siberia e a conoscere storici e tantissimi sopravvissuti, che l’hanno aiutata a descrivere i particolari più importanti di quel passato di atrocità.

Ecco il booktrailer di Rebel

In attesa dell'uscita del romanzo di Alexandra Adornetto, Rebel, la casa editrice Nord ci offre la possibilità di assaggiare il mondo che ci aspetta l'8 settembre in tutte le librerie.



Altri angeli in arrivo, per quella che si prospetta essere una una storia coinvolgente e che ha catturato l'attenzione di tantissimi lettori. Per chi non conoscesse la trama e volesse scoprire qualcosa di più, clicchi QUI e poi si lasci intrigare dal nuovissimo booktrailer.



 

Non ci resta che aspettare!

sabato 23 luglio 2011

Aspettando l'uscita de "La stanza del male". Vinci una delle tre borse in stile noir della Corbaccio

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In attesa dell'uscita l'8 settembre de La stanza del male di Håkan Axlander Sundquist e Jerker Eriksson, il blog ha pensato a un giveaway un po' particolare: tre bags interamente dedicate a questo thriller che viene dal Nord.
Nere e lucide, perfette per andare al mare o per portare a spasso i vostri libri, le borse in stile noir de La stanza del male sono ottime alleate per portare quello che vogliamo sempre insieme a noi.
Vincerle è semplice, basta leggere l'estratto del libro che è stato pubblicato in occasione dello speciale de Il libraio e scrivere nei commenti qual è il passo che più vi ha colpito e incuriosito. 












REGOLE PER IL GIVEAWAY

Bisogna essere iscritti al blog come "lettori fissi" e lasciare un commento di senso compito
al post del libro che dimostri che siate veramente interessati
a vincere le borse messe in palio e che abbiate letto l'estratto.
Compilate il form che trovate qui sotto. ATTENZIONE: utilizzate lo stesso nickname 
che avete usato quando avete lasciato il commento.

Se volete aumentare le vostre chances di vincita, potete ottenere dei punti extra.
Ecco come fare:

Se avete supportato il giveaway sul vostro blog, sul vostro sito web (sono esclusi i forum che necessitano una registrazione), se avete condiviso il link su Facebook e/o Twitter, inserite i link e questi verranno valutati per l'assegnazione dei punti extra (max. 4 punti). ATTENZIONE: Se i link non sono funzionanti questi non verranno conteggiati!
Per ogni punto extra che otterrete il vostro nome verrà reinserito nella lista, aumentando
così le vostre possibilità di vincita.
Buona fortuna a tutti!


Avete tempo per partecipare al concorso fino alla mezzanotte dell'8 agosto.

I primi tre classificati estratti tramite il sito random.org si aggiudicheranno le borse in stile noir.                                    


Codice del banner:

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