martedì 13 marzo 2012

Andar per libri: "Il circolo delle ingrate" di Elizabeth von Arnim

ANDAR PER LIBRI 

 

Quante volte vi è capitato che cercando un libro siete finiti da un'altra parte, tra le braccia un romanzo di cui non sapevate nemmeno l'esistenza?

 
Titolo: Il circolo delle ingrate Autrice: Elizabeth von Arnim
Casa editrice: Bollati Boringhieri Pagine: 393
Prezzo: € 17,50

Uscito in Italia all'inizio del 2012, Il circolo delle ingrate (The Benefactress) è un romanzo scritto nel 1901 dalla prolifica autrice australiana Elizabeth von Arnim, pseudonimo sotto il quale si cela Mary Annette Beauchamp. La casa editrice Bollati Boringhieri si occupa della traduzione dei suoi numerosi romanzi dal 1989 dando così la possibilità anche ai lettori italiani di scoprire una scrittrice spigliata, acuta e intelligente.

La trama:
Anna coltiva un unico, profondo desiderio: essere indipendente. E invece, orfana e costretta a vivere a carico della ricca cognata – a sua volta mossa dal solo desiderio di maritarla al miglior partito su piazza e togliersela di torno –, Anna rifiuta i corteggiatori e si convince di esser condannata a una vita dimezzata. Fino a quando non accade l’impensabile: un’inaspettata, cospicua eredità arriva a cambiarle la vita e a garantirle l’autonomia tanto desiderata. Ma arrivano anche le impreviste ma prevedibili difficoltà. Colta da un irrefrenabile impulso di generosità, Anna decide di condividere la sua fortuna, e concepisce un progetto filantropico inteso a donare la felicità a dodici donne provate dalle asprezze della vita. Ma dopo una spassosa girandola di situazioni che l’ingenua Anna non poteva immaginare, tutto precipita... Con la verve che distingue la sua scrittura, Elizabeth von Arnim ritorna a un tema che le sta particolarmente a cuore, l’indipendenza femminile, già al centro di Lettere di una donna indipendente. Mettendo con delicatezza alla berlina la protagonista e il suo progetto improbabile, Elizabeth von Arnim dà voce al tema del destino delle donne, sempre legato al matrimonio, e di quali concrete alternative si possano davvero presentare a chi desideri restare «fuori dal coro». Una riflessione originale e quanto mai divertente sul rapporto tra indipendenza e realizzazione personale, sulla capacità di condivisione e l’assuefazione all’ingratitudine. Un libro che è ancora una volta possibile definire, come del resto tutti gli altri romanzi di questa scrittrice amatissima dal pubblico italiano, «il solito distillato di intelligenza e ironia».

L'autrice:

Elizabeth von Arnim (Mary Annette Beauchamp 1866-1941), nata a Sydney in Australia e cresciuta in Inghilterra, fu cugina di Katherine Mansfield e amica di E.M. Forster. H.G. Wells nell’autobiografia la descrisse come «la donna più intelligente della sua epoca». Tutti i suoi romanzi sono pubblicati da Bollati Boringhieri: Il giardino di Elizabeth (1989), I cani della mia vita (1991), Un incantevole aprile (1993), La memorabile vacanza del barone Otto (1995), Elizabeth a Rügen (1996), Amore (1998), Un’estate da sola (2000), Mr Skeffington (2002), La moglie del pastore (2003), Cristoforo e Colombo (2004), Lettere di una donna indipendente (2005), Vera (2006), Il padre (2007), Vi presento Sally (2008), La storia di Christine (2009), Colpa d’amore (2010) e La fattoria dei gelsomini (2011).

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